«Mio padre, la mia famiglia, il mio
paese! Io voglio fottermene! Io voglio scrivere che la mafia è una montagna di
merda! Io voglio urlare che mio padre è un leccaculo! Noi ci dobbiamo
ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce!
Prima di non accorgerci più di niente!»
(Peppino Impastato)
I cento passi è un film
del 2000 diretto da Marco Tullio Giordana e dedicato a Peppino
Impastato, un giovane ucciso per il suo impegno contro la mafia nel 1978, nello stesso giorno dell’omicidio Moro.
Oscurati dalla tragedia nazionale
in atto in quei giorni, la sua storia e la sua tragica fine resteranno ignoti
alla massa per più di vent’anni, sino all’uscita del film.
«Questo non è un film sulla mafia, non appartiene al genere. È piuttosto un
film sull'energia, sulla voglia di costruire, sull'immaginazione e la felicità
di un gruppo di ragazzi che hanno osato guardare il cielo e sfidare il mondo
nell'illusione di cambiarlo. È un film sul conflitto familiare, sull'amore e la
disillusione, sulla vergogna di appartenere allo stesso sangue. È un film su
ciò che di buono i ragazzi del ’68 sono riusciti a fare, sulle loro utopie, sul
loro coraggio. Se oggi la Sicilia è cambiata e nessuno può fingere che la mafia
non esista, ma questo non riguarda solo i siciliani, molto si deve all'esempio
di persone come Peppino, alla loro fantasia, al loro dolore, alla loro allegra
disobbedienza.» (Marco Tullio Giordana)
Fonte: Wikipedia